Autocertificazioni

Molti certificati sono sostituibili con autocertificazioni

Ultima modifica 18 marzo 2024

I cittadini dell’Unione Europea utilizzano l’autocertificazione come i cittadini italiani.

I cittadini di paesi extracomunitari residenti in Italia possono ricorrere all’autocertificazione limitatamente ai dati ed ai fatti verificabili presso soggetti italiani.

I privati (ad esempio le banche, le assicurazioni ed i notai) non sono tenuti ad accettare l’autocertificazione.

Le amministrazioni ed i servizi pubblici (per esempio l’Enel e le Poste, ad esclusione dei servizi di bancoposta) sono obbligati ad accettare l’autocertificazione in tutti i casi previsti.

La mancata accettazione dell’autocertificazione costituisce violazione dei doveri d’ufficio.

L’autocertificazione può essere fatta in tutti gli uffici della pubblica amministrazione.

Comuni, scuole, università e motorizzazione civile non possono più chiedere certificati ma solo autocertificazioni.

L’autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di certificazione) va firmata dal cittadino interessato senza autentica e senza bollo, può essere presentata anche da un’altra persona o spedita, è definitiva ed ha la stessa validità del certificato che sostituisce.

Ecco quali sono i dati personali che è possibile autocertificare:

  • Data e luogo di nascita – residenza – cittadinanza
  • Godimento dei diritti civili e politici
  • Stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero
  • Stato di famiglia
  • Esistenza in vita
  • Nascita del figlio – decesso del coniuge, dell’ascendente o del discendente
  • Iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni
  • Appartenenza a ordini professionali
  • Titolo di studio, esami sostenuti – qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica
  • Situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali
  • Assolvimento di specifici obblighi contributivi con l’indicazione dell’ammontare corrisposto
  • Possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell’archivio dell’anagrafe tributaria
  • Stato di disoccupazione – stato di pensionato e categoria di pensione – qualità di studente
  • Qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili
  • Iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo
  • Tutte le situazioni relative all’adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio
  • Di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa
  • Di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali – di non essere l’ente destinatario di provvedImenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231
  • Qualità di vivenza a carico
  • Tutti i dati a diretta conoscenza dell’interessato contenuti nei registri dello stato civile
  • Di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato.

Non è possibile utilizzare l’autocertificazione per:

  • Certificati sanitari
  • Certificati di conformità CE
  • Certificati di marchi e brevetti.

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